Federica Colombo 15 marzo 2010
Molti quando pensano all’inizio della Terra, comunemente pensano a Pangea. In realtà quello non è proprio l’inizio: prima di Pangea ci sono stati altri supercontinenti; in particolare ce ne sono stati tre: Ur, Rodinia e Gondwana, forse non gli unici esistiti ma gli unici finora scoperti.
Esistono infatti alcuni criteri che permettono di individuare e ricostruire i supercontinenti: CRITERI GEOMETRICI: si nota la coincidenza dei margini continentali (es. le linee di costa di Africa e America meridionale);
CRITERI PALEOCLIMATICI: con alcuni fossili caratteristici o la presenza di alcune rocce si ricostruisce il clima del passato e quindi anche la latitudine (es. le evaporiti, rocce costituite da gesso e anidrite, si formano a latitudini fra 10° e 40° in zone in cui l’evaporazione è maggiore rispetto all’apporto di acqua dal continente);
CRITERI PALEONTOLOGICI: si possono trovare gli stessi fossili su continenti oggi separati;
CRITERI PALEOMAGNETICI: indicano come i continenti hanno cambiato le loro latitudini e longitudini nel passato ma mostrano la separazione delle placche costituenti il supercontinente, dal momento che le traiettorie paleo magnetiche non coincidono più;
CONTINUITÀ DELLE STRUTTURE GEOLOGICHE: si notano su continenti ormai separati continuità di catene oro geniche (si parla qui di strutture formatesi prima della separazione di Pangea).
Ora vediamo le trasformazioni di questi supercontinenti.
Per quanto riguarda Ur, le informazioni in possesso sono molto poche.
Rodinia invece si accresce circa 1000 e 1.2 miliorni di anni fa a seguito di una fase di convergenza che produce l’orogenesi di Greenville e la catena omonima. Mentre 750 Ma fa Rodinia inizia a frammentarsi.
Per quanto riguarda Gondwana, abbiamo informazioni con un dettaglio maggiore. Gondwana conteneva almeno cinque continenti attuali (Africa, Sudamerica, India, Australia e Antartica) ed alcuni frammenti di dimensioni minori (la penisola Araba, lo Sri Lanka, la Nuova Zelanda e il Madagascar).
Possiamo distinguere la storia di Gondwana in tre fasi:
GONDWANA 1: il supercontinente si forma 600 Ma fa al termine dell’orogenesi Pan-Africana-Brasiliana, a seguito di una serie di collisioni fra alcuni blocchi provenienti dalla frammentazione di Rodinia dando origine a due catene con andamento sub meridiano, la catena Monzabicana e la catena Trans-Sahariana.
GONDWANA 2: 550 Ma fa la Laurentia (che corrisponde all’attuale America del Nord) si separa da Gondwana, assieme a lei si separa anche la placca Baltica (attuale parte nord dell’Europa) e si forma l’Oceano Iapeto. 500 Ma fa (Ordoviciano) si separano anche Avalonia e Armorica, quindi in questa fase assistiamo a un rimpicciolimento del supercontinente.
GONDWANA 3: è il continente che alla fine del Paleozoico contribuisce alla formazione di Pangea. Da Gondwana 2 si sviluppa l’orogenesi caledoniana che è data dalla collisione fra Laurentia, Baltica e Gondwana 2. Della catena caledoniana si hanno tracce ben sviluppate in Europa dopo la subduzione dell’Oceano Iapeto e si apre l’Oceano Reico 450 Ma fa. Sia collisione che subduzione non sono sincrone lungo tutto il fronte: gli eventi più antichi risalgono a 500-460 Ma fa (a causa del ritrovamento di rocce metamorfiche di alta pressione che testimoniano la subduzione) mentre in altri punti a 440 Ma c’era ancora formazione di crosta oceanica (le ofioliti lo testimoniano). La definitiva chiusura dell’Oceano Iapeto e la collisione avvengono tra 430 e 410 Ma fa.
Si passa poi effettivamente alla formazione di Pangea grazie all’Orogenesi Varisica che termina circa 300 Ma e porta alla formazione della catena Varisica europea che deriva dalla collisione fra Gondwana, Laurentia, Baltica, Avalonia e placche minori come Armorica e si chiude così l’Oceano Reico.
Questo è proprio l’inizio della Terra come noi la conosciamo, si spera sia questo a cui molti si riferiranno quando penseranno all’inizio.
Federica Colombo