Stefano Rossignoli 13 settembre 2011
Un breve video per introdurre cosa è la Paleontologia, ovvero lo studio del passato attraverso i fossili:
Blog di curiosità e divulgazione scientifica. Le Scienze Naturali per tutti. – E' un'idea di Stefano Rossignoli – Benvenuti!
Stefano Rossignoli 13 settembre 2011
Un breve video per introdurre cosa è la Paleontologia, ovvero lo studio del passato attraverso i fossili:
Quello che penso è che la paleontologia, come tutte le scienze vada studiata ed approfondita.
Gli scienziati spesso tendono a ritenere estremamente importante il loro campo di ricerca, fino a pensare che sia una priorità assoluta e credo che, seppur esagerato, questo sia un modo per riuscire ad ottenere il meglio da una disciplina e richiede moltissima dedizione.
Ritengo però che i risultati migliori vengano poi ottenuti quando ci si rende anche conto che il tutto sia solo un ago in un pagliaio e, nonostante l’entusiasmo, farne a meno non avrebbe cambiato così tanto il corso delle cose …cosa che poi si rivela non sempre vera. Certe scoperte hanno cambiato certamente il nostro mondo ma il mondo poi, probabilmente andrà avanti anche senza di noi …tra un po’!
Questo ovviamente parlando in termini paleontologici e geologici!
La Paleontologia (ovvero lo studio dei fossili) è una scienza quanto mai complessa e che richiede un background di biologia, zoologia, botanica, sedimentologia, geologia, stratigrafia, ecc, ecc.
Il pensiero comune è che la Paleontologia siano i Dinosauri. Ok. Anche se lo fosse (e non lo è), sono estremamente complessi gli studi seri per arrivare alle ricostruzioni dell’animale e dell’ambiente in cui viveva, per non parlare della ricostruzione delle sue abitudini e comportamenti, cosa che non sempre è possibile ma, se lo è, è solo nel caso in cui si trovino tracce fossili (le stesse tracce che può studiare un investigatore) importanti, significative e univoche.
La didattica attuale tende a ‘raccontare’ di Paleontologia ai bambini ed io penso che ogni argomento scientifico, quindi anche la paleontologia, se trattata da un addetto ai lavori, possa allargare il modo di pensare di un bambino o di un ragazzo ma a questo proposito volevo raccontare un aspetto, solo in qualche riga, la classica visita guidata in grotta o in museo o in ambiente naturale (cosa che personalmente apprezzo molto di più) fatta dalla classica famigliola con figli piccoli…
“Andiamo a vedere la grotta dell’orso”, “Andiamo al Museo di Storia Naturale” “Andiamo a vedere i fossili di quella Montagna”… E il risultato è sempre quello: I bambini sono inevitabilmente entusiasti per qualche minuto e poi i genitori o parenti adulti ci si mettono sempre di mezzo e allora le domande sono fatte più dai grandi che dai piccoli e scatta quell’interesse per la conoscenza che va al di là del racconto. La paleontologia è una scienza. Lo studio della scienza si impara ed ha un suo modo di essere condotto.
La scienza può essere presa certamente e volentieri come un gioco. Ma è un gioco mooooolto complicato!
…per bambini?
Certo che è per bambini!
Ma anche per quelli dai 20 anni in su!!! …salvo eccezioni s’intende!!! …qualcuno resta bambino anche un bel po’ dopo. Io ne sono la prova!!!!
Se le interpretazioni dei fossili come ossa di drago o di ciclope ci fanno sorridere e ci sembrano ingenue, le altre due ci devono invece far riflettere. Non dobbiamo pensare, per il semplice fatto di avere il vantaggio di giudicare con il senno del poi, che chi ha elaborato altre spiegazioni nel passato fosse uno sciocco; semplicemente incasellava le osservazioni che faceva in base alle conoscenze dell’epoca. Le classificazioni sono lo specchio delle nostre concezioni, del nostro pensiero. Il fatto di credere che ci sia stato il diluvio universale porta a interpretare tutti i fossili come risultato di questo evento, il fatto di credere nell’esistenza di anelli intermedi ci porta a prendere per buoni dei falsi. La buona Scienza, però, è quella che si basa sulle osservazioni, mette in discussione le interpretazioni e corregge i propri errori, portando a una migliore comprensione della Natura.
…di Davide Bertè 5 marzo 2011
Se fate una passeggiata sulle Dolomiti o su molte montagne italiane e straniere è possibile che vi imbattiate in Ammoniti fossili.
Oggi queste conchiglie vengono interpretate come resti di organismi vissuti un tempo molto lontano, fossilizzati e giunti fino a noi. Ci sembra ovvio, eppure non è stato sempre così. Un tempo le Ammoniti erano chiamate pietre serpente, pietre di drago, ecc. Pur potendo fare le nostre stesse osservazioni, le conclusioni che hanno tratto i nostri antenati erano molto diverse.
Eccovi alcuni esempi.
I ciclopi. Nell’Odissea Omero racconta come Ulisse riuscì a scappare da Polifemo, un essere gigantesco con un occhio solo, che voleva mangiarsi l’eroe greco. Oggi si ritiene che all’origine del mito potrebbe esserci il ritrovamento fortuito, sulle coste della Sicilia, di un cranio di Elephas falconeri.
Le aperture nasali, che formano un unico foro, sarebbesro state interpretate come un’unica cavità oculare. Oggi sappiamo che si tratta di un elefante nano (~1 m di altezza) discendente dal più grande Elephas antiquus (~3,5 m di altezza) vissuto nel Pleistocene medio. E. falconeri, pur essendo passato dal mondo mitico al mondo storico, è ugualmente famoso come esempio di nanismo insulare. Quando una specie continentale arriva su un’isola Leggi tutto “Storie fossili…”