Ma invece ecco l’Università, la culla delle menti.
…in teoria è la culla delle menti ma solo così per dire, perchè si vede che frequentare, insegnare o lavorare in Università (per la quale sapete che nutro un amore/odio!) non significa necessariamente essere civili e intelligenti, anzi…
Comunque qui si parla di fumare.
Il titolo è minimamente provocatorio e serve per attrarre in questo articolo anche chi comincia a interessarsi su come smettere di fumare…in modo che magari cambi stile, che smetta di gettare mozziconi ovunque e magari di fumare sopra-vento alla fermata del bus, ecc…
Ora siamo nel periodo della sigaretta elettronica e questo forse, non so, sarebbe già un buon modo per cominciare a smettere o almeno a smettere di dar fastidio (ne approfitto per invitarvi a non usarla in automobili con airbag che, chissà mai che scoppi e vi infilzi la sigaretta nella trachea…come succederebbe con la pipa e per ricordarvi che qualsiasi strumento elettrico ha comunque un elevatissimo impatto ambientale! …come le auto elettriche ad esempio)
Ho comunque diverse amiche e qualche amico a cui voglio molto bene che fumano sigarette vere e si portano dietro da anni un contenitore ermetico per i mozziconi.
Ecco il portamozziconi di Natasha:
Ho aperto un sito a caso e ho trovato questi. Costano pochi euro…potreste cominciare a usarli anche voi ma non voglio certo fare pubblicità a una marca o ad un altra. Solo ad uno stile di vita che prevede di non sporcare in giro!
Il peggior fumatore di solito compra il pacchetto, lo scarta, butta in terra o in acqua la plastica che avvolge il pacchetto, fuma e butta il muccio ovunque capiti… Ebbene, non si fa!
Poi i bambini lo vedono, crescono e pensano:”Perchè io invece dovrei cercare un cestino?” E così si alimenta l’ignoranza…
Anzi, il peggiore che conosco è quello che ogni tanto scarica il posacenere della sua automobile davanti a casa mia…!!!
Volevo però precisare una cosa: Amo o apprezzo diversi aspetti anche di molta gente che fuma e getta a terra i mozziconi.
Non posso odiare la gente solo perchè in questo è abituata male ma, sappiate che quando queste persone compiono automaticamente questo gesto (o buttano qualsiasi altra monnezza o sporcizia…perchè vi ricordo che questa è spazzatura),
chiunque siano, in quel momento mi fanno un po’ ribrezzo e comunque danneggiano non solo il mio, ma anche il loro ambiente di vita in modi che nemmeno immaginano…
Non regalatemi questo spettacolo per favore…nè in Università nè altrove!
Preferisco decisamente quello della fotografia in apertura e dei prossimi scatti!!!
E’ davvero una soddisfazione per me, vedere i lavori che vanno a buon fine.
Un paio di anni fa, tramite il mio prof. di Paleontologia dei Vertebrati, venni contattato dalla Sopraintendenza ai beni Archeologici e tra qualche peripezia, feci un inventario di fossili al Museo di Arsago Seprio.
Lo scopo dell’inventario era regolarizzare la collezione presente in museo, donata dal Dott.Politi, in modo da poter ufficializzare e realizzare un’esposizione di carattere scientifico, divulgativo e didattico presso lo splendido e già presente Civico Museo Archeologico di Arsago.
La collezione inventariata, si componeva principalmente di una fauna a pesci e rettili italiani. Erano presenti anche alcuni resti di invertebrati e di vegetali…
Molti fossili (soprattutto pesci) provenivano da Bolca, famosa località fossilifera che si trova a nord di Verona e i Rettili erano del Monte San Giorgio che ben conoscete se frequentate scienzafacile.it.
Tutti i fossili erano esteticamente notevoli ed alcuni anche in ottimo stato di conservazione. Alcuni di questi erano rari, nonché scientificamente importanti.
Il lavoro di inventario, per quanto semplice, fu minimamente problematico per vari motivi, logistici e di rapporti con la Sopraintendenza…
Comunque sia, riuscii a finire il lavoro in un tempo relativamente breve grazie alle istituzioni di Arsago, primo tra tutti l’assessore alla Cultura Martino Rosso che mi venne incontro aprendomi il Museo anche quando la gente dovrebbe far vacanza e che mi permise di lavorare senza dover guardare troppo l’orologio!
Durante il mio lavoro, la dottoressa Alpago Novello, colonna del Museo di Arsago, mi portò a vedere una nuova sala adiacente al museo. La saletta era in restauro ma mi fu anticipato che avrebbe accolto la nuova collezione paleontologica Politi.
Mantennero la promessa e qualche giorno fa ho assistito all’inaugurazione della nuova sala visitando il museo in prima persona.
Ho espresso il mio piacere per il risultato a Martino Rosso e al dott. Fabio Bona che si è occupato della parte scientifica, dell’esposizione e dei pannelli didattici molto esaurienti, utili sia per il turista sia alle visite da parte delle scolaresche. Fabio, se non lo conoscete già è un amico, un collega, nonchè responsabile degli studi, e degli scavi alla Caverna Generosa del Monte Generoso in Val d’Intelvi .
Il risultato ve lo lascio tutto da scoprire. Vale certo la pena fare un giro da quelle parti.
Io sono rimasto affascinato non solo dalla nuova sala Paleontologica ma anche e soprattutto dai reperti archeologici relativi alle antiche popolazioni che abitarono la zona a partire da almeno 3000 anni a.C. fino a poche centinaia di anni fa e dalla storia che se ne percepisce…
19 gennaio 2013 Crolla il Dito Dones… Le solite sciocchezze: cadono due sassi, fanno un po’ di rumore e ‘loro’ ci dicono che è crollata una montagna…
Il Dito per fortuna è ancora lassù a indicare i cieli della Valsassina ma non è detto che un giorno non farà quella fine, anche se credo che da quelle parti ci siano guglie che cadranno molto prima del Dito…oltre a quelle che son già crollate in tempi recenti…
Io comunque utilizzerò questo spunto per trattare un argomento che discuto da tempo con gli amici alpinisti e scalatori, ovvero:
“Scaliamole prima che crollino!”
Il Dito Dones, è una montagna geologicamente ed esteticamente molto interessante. E’ una guglia sottile e verticale che si erge sopra un basamento un poco più largo. Percorrendo la strada della Valsassina tra Pasturo e Ballabio (LC) sembra una grande mano pietrificata con l’indice che punta verso l’alto da cui il nome Dito. Erminio Dones e Benvenuto Basili furono i primi salitori nel 1926… Il Dito è composto dalla stessa Dolomia (Dolomia principale – Triassico superiore) che forma una buona parte delle Dolomiti, ma non si trova in Dolomiti. E’ appena sopra Lecco, a oltre 200 km in linea d’aria dalle Dolomiti indicate sulla carta geografica.
La frana avvenuta pochi giorni fa, mostra ancora una volta che quel che sta su tende continuamente a venire giù e che l’accelerazione e la forza di gravità sono sempre rivolte verso il basso!!!
E’ un modo per dire che le montagne che vediamo ora, tra qualche tempo saranno tutte venute giù.
Questo è inevitabile e dimostrato. Anche i grandi colossi Hymalaiani (come l’Everest) o quelli delle Alpi Occidentali (come il Monte bianco) ‘corrono’ verso lo stesso destino.
Quasi come fossero esseri viventi, le montagne nascono, crescono, invecchiano e muoiono…
E’ di questi fenomeni che voglio parlarvi, facendo un riassunto del ciclo di vita di una catena montuosa come quella delle Alpi. Forse andrò anche a scartabellare tra la brutta del mio esame scritto di Geografia Fisica (del 1995) in cui trattavo un ‘ciclo di erosione’ anche se in una situazione climatica diversa dalla nostra…
Ormai abbiamo visto più volte, ad esempio anche in questo articolo: come si formano le montagne. Da alcuni semplici video di scienzafacile possiamo farci un’idea molto generale di alcuni eventi che hanno formato le Alpi, le Prealpi e gli Appennini (La rotazione del Massiccio Sardo-Corso e la formazione di Alpi e Appennini). In molti casi sappiamo come si sono formate le rocce di origine marina o vulcanica che compongono queste catene montuose, ecc, ecc. Quindi mi sembra inutile parlarne ancora.
Possiamo però migliorare il nostro vocabolario scientifico distinguendo l’insieme degli agenti endogeni che formano le montagne come il magmatismo e la tettonica, dagli agenti esogeni come l’ erosione e l’insolazione che distruggono le montagne ma che a volte producono i sedimenti che magari daranno origine a rocce di montagne che verranno dopo (E’ un’evoluzione ciclica).
E del destino di queste montagne cosa possiamo sapere?
Avete mai visto cosa succede ad un castello di sabbia lasciato incustodito sulla spiaggia? Scommetto che la maggior parte di voi sa che cosa succede: nel giro di qualche ora/giorno secondo le dimensioni dell’opera, il tutto torna piatto, a livello spiaggia, esattamente come era prima…
Perchè?
A causa di fenomeni piuttosto semplici da osservare in quella situazione:
l’erosione provocata dall’acqua piovana e dal vento uniti ai crolli delle parti più alte a cui manca un sostegno adeguato (durante una pioggia anche a occhio nudo si possono vedere i granelli di sabbia trasportati verso il basso, vi sconsiglio però di farlo sotto un temporale, evento piuttosto pericoloso in spiaggia e in generale in molti ambienti…).
Un castello di sabbia, durante la sua costruzione, viene anche bagnato per aumentare la coerenza del materiale ovvero la sua capacità di stare insieme e, una volta abbandonata a se stessa, la sabbia, tornando asciutta cambia velocemente le sue proprietà, non sta insieme ed è ancor più facilmente erodibile e soggetta a crolli…
Non che sia proprio uguale a quel che succede alle montagne, ma è verosimilmente paragonabile. Quel che è diversissimo però è certamente il fattore tempo.
Come si erode la sabbia si erodono anche le rocce. I suoli delle praterie d’alta quota e dei boschi di quota media e bassa vengono dilavati. Oltre all’acqua, un importante agente erosivo delle nostre montagne è il ghiacciaio, capace di esarare (grattare come può fare una lima) anche le rocce più dure…
I prati scivolano pian piano verso valle, carichi del loro stesso peso o nelle ultime centinaia di anni caricati dal peso delle mandrie e dei greggi presentando anche caratteristici sentieramenti e gradini (l’ho cercato sul dizionario: il plurale di gregge si usa quasi sempre al femminile, ma si può anche al maschile! La divulgazione si fa anche con una grammatica possibilmente corretta!).
L’alterazione superficiale provocata dal sole, dalle precipitazioni e dai continui cicli di gelo e disgelo, rende più erodibili e meno stabili le rocce che cadono più facilmente verso valle.
Le montagne calcaree vengono ‘distrutte’ anche dall’interno, non solo dall’erosione delle acque ma anche dalla dissoluzione. L’acqua infatti può anche sciogliere le rocce calcaree. (Vi rammento che dissoluzione ed erosione sono due fenomeni ben diversi).
L’acqua diventa più ‘aggressiva’ soprattutto quando si mescola con i gas atmosferici e con gli acidi contenuti nei suoli, diventa acida e scioglie con maggior efficacia, allarga fessure, forma grotte, indebolendo a lungo andare la struttura stessa della montagna che crolla più facilmente…
La forza di gravità poi si sa! Aiuta sempre a portar materiale verso il basso…
E dove stanno finendo le Alpi e gli Appennini?
Dove se ne stanno andando a poco a poco le ‘nostre’ montagne? O le ‘Montagne a cui apparteniamo’, come scrive il mio amico Toso nel suo meraviglioso blog…
FACILE!
Le montagne se ne vanno al mare!
L’acqua trasporta oltre che costruire e distruggere e i resti delle ‘nostre’ montagne vengono portati fino al mare dai corsi d’acqua e dove l’acqua rallenta, perde la sua energia e deposita il materiale solido che trasportava. Così si è formata ad esempio la Pianura Padana che riempie di sedimenti quel che una volta era una parte dell’attuale Mare Adriatico. Così si formano e crescono i sistemi deltizi del Po ma anche quelli alla foce dei fiumi nei grandi e piccoli laghi che conosciamo…
Il materiale sciolto segue un altro iter, ma sta di fatto che vien portato via dall’alto e si rideposita più in basso in ogni caso…
Quel che salta meno all’occhio ovviamente è l’effetto distruttivo del movimento che avviene tra le placche della crosta terrestre. Se è vero che questi movimenti formano le montagne (come abbiamo ampiamente visto in tantissimi articoli e video precedenti e che potete vedere quasi ovunque), i movimenti della crosta terrestre contribuiscono anche alla distruzione delle catene montuose…
Di certo possiamo pensare ai terremoti causati dallo scivolamento di sistemi rocciosi su altri che, dando dei veri e propri scossoni, possono innescare qualche fenomeno franoso anche molto importante.
Più impercettibile ma in alcuni casi pure misurabile è il lento e inesorabile movimento delle placche che in tempi più o meno lunghi può variare la forma e quindi anche l’inclinazione del rilievo (per ‘forma del rilievo‘ intendo tutta la morfologia di una zona).
Immaginiamo che in certe zone, l’erosione e i fenomeni gravitativi abbiano portato alla formazione di torri, guglie e pinnacoli verticali.
Cosa succederebbe se i continui movimenti tettonici inclinassero inesorabilmente la base di tali guglie anche solo di una frazione di grado ogni qualche migliaio di anni?
Questo delle Cinque Torri al Falzarego (qui in basso nelle classiche Dolomiti) è un esempio di crollo recente in cui è intuibile ancora la forma della torre crollata e divisa in tre pezzettoni…
Possiamo parlare anche della verticalizzazione di strati che un tempo giacevano orizzontali. Secondo quanto siano coerenti questi strati tra loro, la distruzione sarà più o meno lenta ma di certo inevitabile e più ‘veloce’ di quando gli strati rimangono orizzontali…
We use cookies to personalise content and ads, to provide social media features and to analyse our traffic. We also share information about your use of our site with our social media, advertising and analytics partners.
Cookies settings
Accept
Privacy & Cookie policy
Privacy & Cookies policy
Cookies list
Cookie name
Active
Privacy Policy
What information do we collect?
We collect information from you when you register on our site or place an order.
When ordering or registering on our site, as appropriate, you may be asked to enter your: name, e-mail address or mailing address.
What do we use your information for?
Any of the information we collect from you may be used in one of the following ways:
To personalize your experience
(your information helps us to better respond to your individual needs)
To improve our website
(we continually strive to improve our website offerings based on the information and feedback we receive from you)
To improve customer service
(your information helps us to more effectively respond to your customer service requests and support needs)
To process transactions
Your information, whether public or private, will not be sold, exchanged, transferred, or given to any other company for any reason whatsoever, without your consent, other than for the express purpose of delivering the purchased product or service requested.
To administer a contest, promotion, survey or other site feature
To send periodic emails
The email address you provide for order processing, will only be used to send you information and updates pertaining to your order.
How do we protect your information?
We implement a variety of security measures to maintain the safety of your personal information when you place an order or enter, submit, or access your personal information.
We offer the use of a secure server. All supplied sensitive/credit information is transmitted via Secure Socket Layer (SSL) technology and then encrypted into our Payment gateway providers database only to be accessible by those authorized with special access rights to such systems, and are required to?keep the information confidential.
After a transaction, your private information (credit cards, social security numbers, financials, etc.) will not be kept on file for more than 60 days.
Do we use cookies?
Yes (Cookies are small files that a site or its service provider transfers to your computers hard drive through your Web browser (if you allow) that enables the sites or service providers systems to recognize your browser and capture and remember certain information
We use cookies to help us remember and process the items in your shopping cart, understand and save your preferences for future visits, keep track of advertisements and compile aggregate data about site traffic and site interaction so that we can offer better site experiences and tools in the future. We may contract with third-party service providers to assist us in better understanding our site visitors. These service providers are not permitted to use the information collected on our behalf except to help us conduct and improve our business.
If you prefer, you can choose to have your computer warn you each time a cookie is being sent, or you can choose to turn off all cookies via your browser settings. Like most websites, if you turn your cookies off, some of our services may not function properly. However, you can still place orders by contacting customer service.
Google Analytics
We use Google Analytics on our sites for anonymous reporting of site usage and for advertising on the site. If you would like to opt-out of Google Analytics monitoring your behaviour on our sites please use this link (https://tools.google.com/dlpage/gaoptout/)
Do we disclose any information to outside parties?
We do not sell, trade, or otherwise transfer to outside parties your personally identifiable information. This does not include trusted third parties who assist us in operating our website, conducting our business, or servicing you, so long as those parties agree to keep this information confidential. We may also release your information when we believe release is appropriate to comply with the law, enforce our site policies, or protect ours or others rights, property, or safety. However, non-personally identifiable visitor information may be provided to other parties for marketing, advertising, or other uses.
Registration
The minimum information we need to register you is your name, email address and a password. We will ask you more questions for different services, including sales promotions. Unless we say otherwise, you have to answer all the registration questions.
We may also ask some other, voluntary questions during registration for certain services (for example, professional networks) so we can gain a clearer understanding of who you are. This also allows us to personalise services for you.
To assist us in our marketing, in addition to the data that you provide to us if you register, we may also obtain data from trusted third parties to help us understand what you might be interested in. This ‘profiling’ information is produced from a variety of sources, including publicly available data (such as the electoral roll) or from sources such as surveys and polls where you have given your permission for your data to be shared. You can choose not to have such data shared with the Guardian from these sources by logging into your account and changing the settings in the privacy section.
After you have registered, and with your permission, we may send you emails we think may interest you. Newsletters may be personalised based on what you have been reading on theguardian.com. At any time you can decide not to receive these emails and will be able to ‘unsubscribe’.
Logging in using social networking credentials
If you log-in to our sites using a Facebook log-in, you are granting permission to Facebook to share your user details with us. This will include your name, email address, date of birth and location which will then be used to form a Guardian identity. You can also use your picture from Facebook as part of your profile. This will also allow us and Facebook to share your, networks, user ID and any other information you choose to share according to your Facebook account settings. If you remove the Guardian app from your Facebook settings, we will no longer have access to this information.
If you log-in to our sites using a Google log-in, you grant permission to Google to share your user details with us. This will include your name, email address, date of birth, sex and location which we will then use to form a Guardian identity. You may use your picture from Google as part of your profile. This also allows us to share your networks, user ID and any other information you choose to share according to your Google account settings. If you remove the Guardian from your Google settings, we will no longer have access to this information.
If you log-in to our sites using a twitter log-in, we receive your avatar (the small picture that appears next to your tweets) and twitter username.
We are in compliance with the requirements of COPPA (Childrens Online Privacy Protection Act), we do not collect any information from anyone under 13 years of age. Our website, products and services are all directed to people who are at least 13 years old or older.
Updating your personal information
We offer a ‘My details’ page (also known as Dashboard), where you can update your personal information at any time, and change your marketing preferences. You can get to this page from most pages on the site – simply click on the ‘My details’ link at the top of the screen when you are signed in.
Online Privacy Policy Only
This online privacy policy applies only to information collected through our website and not to information collected offline.
Your Consent
By using our site, you consent to our privacy policy.
Changes to our Privacy Policy
If we decide to change our privacy policy, we will post those changes on this page.