Stefano Rossignoli 5 marzo 2012
E’ venerdi (2 marzo). Non sono abituato ad uscire per locali la sera, ma ora mi trovo a Milano, per giunta nella Milano delle discoteche più “IN” della Città.
Nei locali mi ci son sempre trovato bene solo sul palco con la mia chitarra elettrica e la band al mio fianco.
Stasera invece mi aspetta Alessandra Morgillo che tutti ben conoscerete almeno per i suoi begli scatti e gli articoli che si trovano su scienzafacile, o su clickalps e su “Le Montagne Divertenti”.
La nostra Guest Blogger espone alcune sue immagini in occasione di un evento all’Eleven (11) Club di via De Toqueville.
Entro e la sala è divisa in diversi angoli espositivi. Nell’angolo in fondo a destra c’è Alessandra, molto elegante, che chiacchiera sorridente con un amico. E’ accompagnata da Gabriella, la sua affezionata “sorellina” che la sostiene.
Appena mi vede si alza per salutarmi e presentarmi agli amici che sono venuti a trovarla. basta un sorriso e due chiacchiere e mi sento già a mio agio come a casa.
E’ quattro anni, da quando eravamo colleghi al Museo di Storia di Milano, che interagiamo solo via posta elettronica e posta vera ed è simpatico percepire la differenza tra vedersi dal vivo e solo online… Da quando Alessandra collabora con scienzafacile ci sentiamo spesso ed è normale spedirsi una mail, qualche immagine, un messaggio …ma dal vivo è ovviamente diverso e inebriante…
Arriva anche Luca un amico botanico fitosociologo che conosce Alessandra e non si perde l’evento per niente al mondo…ci farà anche alcune fotografie che trovate in questo articolo
Dopo un po’ di chiacchiere insieme, chiedo ad Alessandra se le va di sottoporsi ad una piccola intervista e questo è ciò che è venuto fuori:
Qual’è il criterio con cui decidi di scattare una fotografia?
“Seguo l’ispirazione del momento!”
Quindi sei un’Artista! …perchè c’è sempre poesia nelle tue immagini…
“Grazie! Si! Mi definisco un’artista, non una fotografa. Questo scrivilo! Un’artista che coglie l’aspetto lirico della Natura.”
Alessandra continua dicendomi che non cerca per forza la massima definizione dell’immagine, ma cerca VITA ed EMOZIONI.
Beh! Io credo che se le tue immagini avessero ancora maggiore definizione sarebbero solo più belle…
“Speriamo!!!” dice lei! “…quando avrò gli stumenti adatti…”
Che strumenti utilizzi e hai utilizzato? E’ tanto che usi il digitale?
Un po’ di anni. Prima avevo un’analogica compatta, poi ho usato una bridge e solo da due anni ho una reflex digitale. Non tutte le immagini che ho esposto sono fatte con la reflex.
Scusa Alessandra, è solo una curiosità ma come e quanto utilizzi il multiscatto per ottenere le tue immagini?
Ce l’ho sempre inserito ma lo uso molto poco. Nella foto del cuore (quella dei Cigni) ho fatto quattro scatti: un solo attimo, ho visto i cigni avvicinarsi rapidamente, ho intuito, ho inquadrato e…sperato!
Non mi piace scattare a raffica e poi selezionare, preferisco inquadrare e provare a prevedere quello che succederà nei prossimi istanti. Interpretare le azioni, o meglio le intenzioni, dei soggetti per me è fondamentale.
Osservo, immagino, aspetto e poi scatto non appena percepisco qualcosa, quando sento che è il momento giusto, seguendo l’ispirazione.
Tra i fotografi seguire l’ispirazione non è un pregio perchè lo scatto andrebbe studiato. Ogni tanto però studio anche io come scattare, soprattutto nella macrofotografia dove mi è possibile fare diverse prove con infinita pazienza!
Ci metti tecnica nel cuore!
E un po’ di cuore nella tecnica! Ritocco il meno possibile, solo contrasti, luminosità e niente altro. Un minimo in postproduzione…
In questa piccola e semplice intervista, interrotta dalle altre nostre chiacchiere e dal volume della musica in crescita ho ottenuto le prove di ciò che ho pensato dal primo momento in cui ho visto una foto di Alessandra, ovvero che in ogni suo scatto c’è sempre qualcosa in più dell’immagine stessa.
C’è energia e brillantezza. C’è respiro, il respiro della Natura e dei colori. Come penso da sempre funzioni anche per la musica, ci sono almeno due fattori che compongono la bellezza di un pezzo e di un’immagine e sono prima di tutto la sensibilità dell’autore e poi certamente non si può esulare dalla tecnica e dallo studio.
Alessandra è modesta. Lo studio nelle immagini c’è e si vede! E riguardo la sua sensibilità non ebbi dubbi già la prima volta che la incontrai per una splendida mezz’ora di viaggio tra il Museo di Storia Naturale e il Dipartimento dell’Università a Milano.
Questa amalgama di virtù non potrà fare altro che regalarci sempre nuovo stupore nell’osservare i momenti da lei immortalati, qualunque sia lo strumento e la tecnica utilizzati.
Grazie Alessandra per come sei e per come rendi più bello scienzafacile.it
e grazie a Luca e Raffaele che ci hanno scattato le fotografie.