Stefano Rossignoli 23 febbraio 2012
Parte 1 – Introduzione. Come iniziare
Parte 2 – Porifera, Archeociata, Stromatoporoidea
Parte 3 – Coelenterata (Coralli)
Parte 4 – Molluschi
Parte 5 – Le strutture geopetali
Un altro grandissimo taxon di molluschi è quello dei Gasteropodi. Oggi si trovano dappertutto, in acqua dolce, salata e sulla terra ferma (gli unici molluschi di terra ferma!). I loro gusci sono diffusissimi anche allo stato fossile e sono distribuiti dal Cambriano fino al Recente (ovviamente con maggior diffusione in rocce di origine marina a causa della maggior probabilità di seppellimento in caso di morte).
Mi rendo conto, studiando e ripassando, quanto sia complicata la loro descrizione, ma procediamo poco alla volta…
Procederei in questo modo: (per ora escludiamo i Gasteropodi patelliformi e ci concentriamo sulle forme più comuni)
– Forma del guscio
Dalle planispirali più antiche, evolute o involute a seconda del rapporto tra larghezza dell’ultimo giro e dell’ombelico, a quelle ad avvolgimento elicospirale fusiformi, turricolate, biconiche, ecc, ecc. In caso di fossile in sezione si nota facilmente che il guscio non è diviso in camere ma c’è un unica cavità interna.
– Numero di giri
Quanti sono?
I giri sono delimitati dalla sutura adapicale (verso l’apice/protoconca) e dalla sutura abapicale (la parte più lontana dall’apice verso il peristoma). Se avete capito, avrete anche notato anche che la sutura però è sempre quella!!! La sutura è appiattita, incavata,sulcata o canalicolata?
Qui non c’è nulla da spiegare. Solo aggiungerei in questa fase della descrizione se è presente o meno la protoconca, di che tipo è, ovvero che forma ha e se è olostrofica (in asse con la teloconca) o eterostrofica (a circa 90° di inclinazione rispetto alla teloconca).
Infine direi come si distingue la protoconca dalla Teloconca. Potrebbe cambiare l’ornamentazione oltre che all’asse di crescita, ecc.
– Senso di accrescimento
…detto anche orientamento della conchiglia… Bisognerebbe orientarla con l’apice verso l’alto, il peristoma in basso e l’apertura del peristoma rivolta verso i propri occhi…
Sarà destrorso (quasi sempre) o sinistrorso? Se, orientando bene la conchiglia, guardo l’apertura del peristoma e la vedo a destra rispetto al resto della conchiglia, sarà destrorso (come il normale filetto delle viti. Per me che sono un meccanico è stata utile questa similitudine). Viceversa sarà sinistrorso. Anche da come si tiene in mano un gasteropode si può capire se sappiamo di cosa stiamo trattando.
– Forma del peristoma
Il peristoma può essere prima di tutto continuo o interrotto da un canale sifonale. Nel primo caso la conchiglia si dice olostoma, nel secondo sifonostoma. Se presente il canale sifonale specificarne la lunghezza. Sarà il caso di dare più o meno idea dell’apertura se è ovale, subcircolare, ecc. C’è un callo madreperlaceo sul labbro interno del peristoma? Ci sono espansioni alari? Si nota l’ombelico (è vero o falso?), la columella? E’ visibile il canale esalante (o Anale)?
– Misure
Anche le misure sono da rilevare per una descrizione di grande precisione. Le più importanti sono l’altezza totale, l’altezza dell’ultimo giro, l’angolo apicale e l’angolo spirale. Volendo si può misurare di tutto: altezza larghezza della protoconca, degli ornamenti, del peristoma, degli altri giri e tutto quel che si vuole ma non è particolarmente utile in questa sede…
Ho inserito le misure a questo punto perchè così abbiamo già un’idea di come è fatta la conchiglia ed ora ha più senso dare dei numeri…
– Ornamentazione
Può essere esterna (quasi sempre) o interna (come nei generi Nerinea e Literia del Giurassico-Cretaceo), può cambiare da giro a giro come può essere semplicemente a linee di crescita. Va descritta solitamente sull’ultimo giro, perchè le altre spire (gli altri giri) sono spesso coperte almeno in parte da ques’ultimo.
Anche qui raccomando di utilizzare la terminologia adatta per descrivere l’ornamentazione.
Adapicale, abapicale, adassiale, abassiale sono come dire: verso l’alto, verso il basso, verso l’interno e verso l’esterno. E’ importante dare riferimenti per collocare sull’esemplare le caratteristiche di cui state parlando.
Può essere che l’ornamentazione cambi da giro a giro ma anche che sia diversa in varie zone dello stesso giro. Distingueremo tra gli ornamenti quelli spirali che seguono lo sviluppo del guscio e quelli collabrali (paralleli al labbro esterno del peristoma).
I tipi di ornamento sono molteplici e si passa da coste a tubercoli, ecc, ecc e sarà importante contare quanti ce ne sono per giro, sia quanti ornamenti spirali, sia quanti collabrali. Quando questi si incrociano si parla di “Cancellata”
Per quanto riguarda gli ornamenti interni, esiste una nomenclatura per indicare la localizzazione delle coste: Parietali (verso l’esterno), Columellari (verso l’interno), Palatali (sopra), Basali (sotto).
– Strutture particolari/Tracce
Selenizona, incisura pleurotomarica, tremata, ecc… sono caratteri particolari che si possono trovare in alcuni gasteropodi. Possono esserci anche opercoli. Questi seguono la forma del peristoma e potrebbero essere ornamentati.
Anche sul guscio dei gasteropodi potrebbero esserci tracce di predazione (di altri gasteropodiad esempio) e anche di abitazione da parte di spugne come Cliona, di Briozoi, di crostacei cirripedi come Balanus, ecc.
Sul Gasteropode (ATTUALE della foto di apertura) che descrivo qui di seguito i cirripedi (Balani) sono ancora presenti…
Conchiglia attuale biconica ad avvolgimento destrorso di un Mollusco Gasteropode. (se è un fossile ricordatevi di specificare il tipo di fossile: pseudomorfo, modello interno, impronta ext, ecc)
n° di giri: 5 delimitati da sutura incavata. La sutura è inclinata di un angolo di circa 80° rispetto all’asse dell’avvolgimento e si verticalizza per poi ribaltarsi alla fine dell’ultimo giro.
E’ presente la protoconca olostrofica. Il guscio è molto incrostato (probabilmente da alghe incrostanti) quindi il limite tra protoconca e teloconca non è perfettamente visibile.
Peristoma sifonostomo di forma subrettangolare con 6 espansioni alari, canale anale e callo madreperlaceo sul labbro interno. Il canale sifonale, sviluppato in direzione abapicale, è lievemente ricurvo in direzione abassiale e lungo circa 5 cm.
La presenza delle espansioni alari dimostra che il Gasteropode in questione è un esemplare adulto.
Internamente, a circa 3cm dal labbro esterno, appare ben evidente un solco (impronta muscolare del piede) collabrale.
Misure della conchiglia
Angolo apicale: 105°
Angolo spirale: 60°
Altezza totale: 28.5cm
Diametro massimo: 12cm …arriva a 18cm con le espansioni alari
Apertura (altezza peristoma): 18cm
Sono presenti 6 crostacei Cirripedi sulla superficie esterna del guscio di cui riporto le misure del più grande, ovvero altezza: 3mm – diametro: 8mm
L’ornamentazione è esterna, a coste spirali e tubercoli distribuiti in tal modo:
una costa di maggiori dimensioni, più rilevata e ornata a sua volta da grandi tubercoli si trova in corrispondenza di ogni espansione alare. Queste coste più grandi sono intercalate ogni volta da 6 coste spirali di minori dimensioni.
I tubercoli si notano anche sui primi giri e sono sempre meno rilevati procedendo dalla prima spira verso l’ultima.
Si notano le linee di crescita solo nella parte della conchiglia di più recente formazione, quindi in prossimità del peristoma e delle espansioni alari e canale sifonale. Il resto della conchiglia è interessato da importanti incrostazioni.
Sono presenti 6 Crostacei Cirripedi incrostanti, facilmente del genere Balanus distribuiti casualmente sulla superficie del guscio. Uno di questi Cirripedi è completamente ricoperto da un’incrostazione. Mi occuperò di Cirripedi successivamente…mi auguro!!!
PS L’esemplare sopra descritto dovrebbe essere un gasteropode di genere e spece Strombus gigas ma non ne sono assolutamente certo…
Parte 7 – I Brachiopodi