Stefano Rossignoli 30 novembre 2011
Sempre più spesso sento parlare di auto elettriche come risoluzione al problema inquinamento dell’aria ma soprattutto come risoluzione al problema di non poter girare nelle giornate di blocco del traffico.
http://www.toyota.it/cars/new_cars/prius/index.aspx
Leggetevi pure la pubblicità e compratela pure! E’ una buona macchina, però non pensate di essere in armonia con la natura per favore!
Qualche tempo fa in rete girava anche una presentazione di una marca e modello di auto elettrica che la casa avrebbe ritirato in seguito a pressioni del mercato del petrolio…
Ebbene mi sento di dare un parere’ tirando in ballo’ la fisica…
Il problema non è come sostituire l’auto a benzina, ma riuscire a lasciarla a casa, o meglio non averla nemmeno. Cosa c’entra la fisica?
Avete mai sentito parlare di energia?
L’Energia non è illimitata e pensate solo per un attimo di dover far andare ad elettricità tutte le automobili di Roma, di Milano, Napoli, del Cairo…e poi magari a quelle di tutto il pianeta (compresi i paesi cosiddetti in via di sviluppo …e anche a quelli lanciati a 1000Km all’ora verso lo sviluppo)
Ma come glie la diamo l’energia elettrica?
Si, ok dalla presa di corrente, ma prima della presa cosa ci mettiamo?
Potremmo fare tante belle centrali atomiche oppure caricare le batterie pedalando di notte…
Se le auto potessero andare ad energia solare, farebbero già le auto con il tetto di pannelli fotovoltaici, ma non basta quell’energia solare a far muovere 1500Kg di ferro. Non parliamo poi dell’impatto nel costruire le auto, gli accumulatori elettrici e poi pure smaltirli…
L’idrogeno? peggio ancora…
L’unica idea sostenibile è non usare l’energia inutilmente. Non è sostenibile tutto questo, eppure lo sappiamo già in tanti, ma non ancora abbastanza. Siamo quasi otto miliardi e pansate se tutti avessimo una macchina…
Scienzafacile sta per cambiare layout, forse, tempo permettendo ed una parte mi piacerebbe che fosse di proposte per un futuro più sostenibile, ma non per baggianate ambientalistiche dettate certamente dalla sensibilità, ma non dallo studio.
Bisognerebbe anche cominciare a pensare a qualche consiglio da lasciare ai nostri cari posteri che nel DNA e nell’albero genealogico avranno qualcuno come noi che si è accorto che l’uomo sta finendo la benzina, detto in senso figurato per ora…ma neanche troppo.
Scienzafacile è un sito propositivo, non disfattista.
Ecco una proposta (mi spiace solo di non avere 4000 contatti unici al giorno e che la leggerete in pochi):
Quando si cerca un lavoro e non si è in ristrettezze economiche, meditiamo sul fatto di accettare un lavoro anche in base alla modalità di raggiungerlo. NON in AUTO.
Ed ora le scuse: io la uso l’auto e ne ho una. Certamente non per andare al lavoro e sto combattendo per non usarla in questo frangente ma solo per il piacere di raggiungere qualche amica/o o montagna in tempi brevi. Ho ricominciato ad utilizzare molto la bicicletta e, sì, sarà anche pericoloso ma io con la bici ci son cresciuto e se tutti ci fossimo cresciuti, almeno un problema sarebbe rinviato …anche fare biciclette e farle andare richiede energia!!!
Le automobili veloci sono anche una mia passione di sempre (pur avendo una vecchia Panda!) quindi sono anche molto combattuto su questo pensiero.
Se penso però al morale medio del lavoratore automobilista di tutti i giorni, mi sento di affermare che lasciare la macchina a casa sarebbe una scelta saggia…
Nuove idee prossimamente…
Un commento qua sotto è cosa come sempre molto gradita!
Ma guarda…io l’auto non a benzina (metano, gpl, elettriche, ibride) la comprerei principalmente perché i carburanti classici costano troppo.
Al lavoro in auto non ci vado piú perché era diventato troppo costoso, stressante e lento. Mi sento un privilegiato a poter andare al lavoro senza dover prendere l’auto…purtroppo c’é chi questa fortuna non ce l’ha ed é costretto a passare ore in coda. Ho anche il privilegio di poter “telelavorare”, e a mio parere, le aziende che permettono il telelavoro dovrebbero ricevere forti sconti sulle tasse, per ovvi motivi.
Io credo che chi usa l’auto per pigrizia sia una percentuale molto piccola, la maggior parte sono obbligati a farlo (a meno di usare 4 ore di viaggio per lavorararne 8), e se potessero non lo farebbero. Per cambiare le abitudini delle persone penso si dovrebbe dar loro un vantaggio tangibile: un viaggio piú veloce, piú confortevole, piú economico, con tempi certi, disponiblitá di posto assicurata e copertura capillare. Il basso impatto ambientale é un di piú, e credo che interessi poco o nulla.
…e telelavoro a manetta. Ormai andare in ufficio tutti i giorni é per la maggior parte di chi ci lavora inutile.
Mi fa proprio piacere Carlo trovarti spesso online e nei commenti di scienzafacile.
Lo so che non interessa a nessuno il basso impatto ambientale. Dico solo che lo sfruttamento attuale delle risorse non è sostenibile a lungo termine e non c’è energia sufficiente per andare avanti così.
Sono solo conti… 150-200 anni di metano (a questo ritmo) ad esempio, ma il ritmo sta aumentando…
E so anche che molta gente è obbligata a prendere la macchina, ma ad esempio il tuo è un caso esemplare e potrebbero essercene di più.
La gente usa l’auto per fare 1km e non è che sia molto, ma tra poco saremo otto miliardi e se lo facessero tutti sarebbero otto miliardi di chilometri ogni volta.
Non vorrei dover arrivare a confidare in chi continua a morir di fame sperando che non arrivi mai a comprarsi un’automobile (mi fa paura solo averlo considerato)…
Parlando di numeri poi, due ore al giorno in macchina per andare al lavoro in quattro anni diventano come otto ore al giorno per un anno intero…smettere di farlo è un vantaggio immediato ma non certo economico…
Nel comportarsi in modo alternativo, il vantaggio tangibile e materiale immediato attualmente non esiste.
E’ solo lo star bene con se stessi e probabilmente finire in mezzo a una strada, ma quando dal rubinetto non sgorgherà più nulla, tornerà normale farsi 5km piedi al giorno e non lavorare a 50 km da casa…
e chi lo avrà fatto già prima mi auguro almeno che ne sarà avvantaggiato…
Ciao Carlo. A presto.
PS Io qualche idea ce l’avrei, ma visto che ho la fortuna di vederti ogni tanto te ne parlerò di persona…
Il problema è che per molti il viaggio con i mezzi è più lento, stressante e snervante di quello in auto, inoltre c’è chi deve prendere il lavoro dove lo trova…e se lo trova solo a 50km da casa, quei 50 km li deve fare in qualche modo (tra un punto della tangenziale e il suo diametralmente opposto sono anche 80 i km). Magari per 800 euro al mese ne deve spendere 250 in benzina, perchè non ha alternative.
Se si riuscisse ad invertire questa tendenza, credo che sarebbero veramente in pochi ad usare l’auto.
Io ritengo che poter non usare l’auto per andare al lavoro sia un grande privilegio e non una scelta di stile di vita, e chi può farlo si deve solo sentire fortunato rispetto agli altri. Io mi sento fortunato, posso usare i mezzi. C’è chi non è fortunato come me, ed è costretto a spararsi 2 tangenziali in auto per non perdere il lavoro.
A presto!
Esatto. Credo che diciamo quasi la stessa cosa…
Per invertire la tendenza però bisogna almeno cominciare a farlo e lo dovrebbe fare almeno chi può.
Sul fatto che non possa essere una scelta non mi trovi del tutto d’accordo, con delle eccezioni.
Sul fatto che sia una fortuna poterlo fare mi trovi d’accordissimo.
Una volta non ci si spostava così tanto perchè non c’era la possibilità e tra un po’ non ci sarà comunque.
Lo so che sembra stupido pensare a chi e a cosa ci sarà fra 300 anni, ma se penso che il traffico da quando ero piccino è diventato almeno 100 volte tanto, come sarà fra 40 anni?
Ieri ho percorso un autostrada in allargamento che è diventata una pista d’aeroporto di 100km… Beh. Senza pensare al futuro, agli altri, ma semplicemente al presente e a me stesso, questi sono numeri che mi fanno male.
A volte il dilemma è solo tra il decidere di perdere 4 ore di vita al giorno sui mezzi oppure 2 sull’auto. Io non mi sento di biasimare chi sceglie l’auto in questa situazione.
Se invece il tempo perso è simile, allora possiamo parlarne.
Se il tempo impiegato con i mezzi è inferiore a quello dell’auto e non ci sono impedimenti di sorta, allora l’uso dell’auto è da condannare (e anche da tassare pesantemente).
Io le tasse le farei pagare non in base al reddito o alle proprietà, ma solo in base al consumo energetico…ma questo è un altro discorso.
Hola Ste!
Condivido quanto dici. E’ un problema culturale, di cittadini e amministrazioni. Noi cittadini dobbiamo imparare a lasciare a casa la macchina, le amministrazioni devo facilitare questo passaggio (infrastrutture, mezzi pubblici, rete di piste ciclabili … ah la mia Olanda!).
Pensando globalmente le auto elettriche non risolvono il problema dell’inquinamento, questo è vero, però …. localmente, nelle aree urbane ad alta densità di popolazione (vedi Milano!) un senso possono averlo. Pensa passare accanto a una fila ferma al semaforo (anche solo poche macchine, i 30 secondi di rosso) con bebè nel passeggino e un bambino per mano.
Detto questo … hai totalmente ragione!!!!
PS: non ho macchina elettrica bensì un abbonamento mensile a treno + mezzi pubblici di tutta la lombardia, al costo di 85 euro. Ma la sera in palestra … vengo in macchina …. pensa ai collegamenti Bernate Ticino Corsico, o anche solo Magenta Corsico o ….)
Ne parliamo a quattr’occhi. Ciaooo
Come quasi sempre un problema del genere non ha una soluzione nel bianco e nel nero o nell’acceso/spento.
E’ molto articolato e difficile da risolvere. Per questo mi piace pensarci e sarebbe bello studiarselo a fondo…
A presto Marco! Mi fa piacere trovarti anche qui!
Da bravo assicuratore inorridisco al pensiero che non ci siano più auto, ma da ecologista, la battaglia è contro il fatto che, l’auto è un status symbol, etc, ma nei commenti sopra mi pare manchi la cosa principale, purtroppo l’auto è lìillusione che chiusa la portiera tu sia nel privato, a casa tua, e non una sardina in mezzo a milioni di deficienti oggi schiacciati come tante altre in un metrò, basterebbe dare ad ognuno una zona privata, una volta i treni erano divisi in piccoli scompartimenti, veri e propi reami dei viaggiatori abitudinari, oggi sei nel marasma in attesa che una porta si apra per allontanarti quanto basta dagli altri. A proposito io attendo la sera per toccare i 200 tornando a casa, sarò pirla?
Beh! Io cerco in continuazione luoghi in discesa dove raggiungere i 100Km/h in bicicletta, quindi non posso certo criticarti per soli 200 in macchina!!! L’importante credo sia solo farlo con cognizione di causa e non essere mai un pericolo per gli altri…
Per il resto hai riassunto bene lo stato in cui mi sento quando mi trovo in quelle situazioni che hai descritto!
…però non si scrive p___a su scienzafacile, eh!!!
Ciao Massimiliano e a presto!