Stefano Rossignoli 14 gennaio 2011
Alba sul gruppo del Rosa visto dal Canton Ticino (Morbio Superiore).
La nebbia si muove come un mare in tempesta al rallentatore. Foto Enrico Rovira.
E’ arrivata la Nebbia, quella con la N maiuscola ed ormai sono rare le volte che la si vede così fitta dalle mie parti e, non avendo proprio quindici anni, faccio in tempo a ricordarmi quando per giorni si stava senza vedere il sole e nemmeno si vedeva al di là della strada…
Il mio è uno di quei paesi della Pianura Padana che si dice sparissero alla vista di Babbo Natale e Gesù Bambino, allora i bambini a Natale restavano senza regali. Dopo qualche anno senza regali, qualche piccolo nella sua letterina consigliò ai due di cercare un cumulo di Nebbia e di entrarci. Così venne trovato il paesello ed i bambini tornarono ad essere felici e contenti!
Ma cosa è la nebbia e come si forma? Ne approfitto per spiegare un po’ questo argomento…
Innanzitutto bisogna partire dicendo che la nebbia è una sorta di nuvola che si forma a terra per condensazione del vapore acqueo contenuto nell’aria e visto che siamo su scienzafacile diciamo che la condensazione in generale è un fenomeno che avviene quando un gas (il vapore acqueo è acqua allo stato gassoso) si trasforma in liquido, nel caso di una nuvola, in minuscole goccie d’acqua di circa 1/20 (un ventesimo) di millimetro di diametro.
Come condensa un gas?
Sostanzialmente il processo funziona in due modi: o un gas lo comprimiamo (cioè lo schiacciamo) e allora ad un certo punto (ad una certa pressione!) diventa liquido anche a temperatura costante, oppure lo raffreddiamo e allora anche qui, ad una certa temperatura diventerà liquido, anche a pressione costante…
Pressione e temperatura sono strettamente legate nello stato della materia… (solido, liquido, gassoso).
E’ ovvio che, perchè il vapore acqueo condensi a terra, dovremo considerare una variazione di temperatura più che di pressione (perchè quest’ultima varia sì nell’ordine di qualche millibar, ma non così tanto)
Quando l’aria a terra, carica di vapore aqueo, subisce un raffreddamento repentino, ecco che il vapore condensa e si forma la nebbia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Condensazione
Si è notato che, perchè il vapore condensi, serve sempre la presenza di un ‘centro di condensazione’. Questi centri o nuclei di condensazione non sono altro che il pulviscolo atmosferico che è ricco di polveri che hanno molta affinità con l’acqua. E’ così che si formano quelle sottili goccioline che compongono le nuvole, quindi anche la nebbia. Non fanno eccezione le nuvole composte da piccolissimi cristalli di ghiaccio che si formano anch’essi intorno ad un nucleo di pulviscolo.
Tornando alla nostra nebbia, vediamo quali sono le cause effettive della sua formazione.
Abbiamo le nebbie dette ‘da radiazione‘ (quella che c’è oggi a casa mia) dovute al raffreddamento degli strati d’aria più bassi in cui il vapore acqueo condensa e le nebbie ‘da avvezione‘ in cui l’aria che si muove orizzontalmente, incontra e passa su una superficie molto più fredda, innevata, ghiacciata o comunque molto più fredda tale da far condensare velocemente il vapore acqueo.
Di quest’ultimo tipo, sono famosissime le nebbie dei ‘Banchi di Terranova‘ in Canada, in cui si incontrano e decorrono parallele per un certo tratto la Corrente del Golfo e la Corrente del Labrador. Qui, l’aria calda che spira sopra la Corrente del Golfo, può venire a contatto con le acque fredde della Corrente del Labrador e dare origine quindi alla nebbia.
http://it.wikipedia.org/wiki/Grandi_Banchi_di_Terranova
Altre nebbie di questo tipo si formano sulle coste dei deserti occidentali di cui i più classici esempi sono il Deserto di Acatama in Cile (America del sud) e quello della Namibia in Africa. In Namibia, il vapore acqueo contenuto nell’aria umida che proviene dall’Oceano Atlantico e che arriva presso la costa, condensa in nebbia perchè incontra la corrente fredda del Benguela; In Cile la corrente marina fredda è invece la Corrente di Humboldt.
Anche sulla costa della California centro-meridionale si formano nebbie analoghe…
Le nebbie ahimè si possono formare poi per elevato inquinamento di polveri…
Quando il cielo è sereno e l’aria è più o meno ferma, la superficie del terreno raffredda velocemente anche a bassa quota e di conseguenza anche l’aria a contatto con la superficie Questo fenomeno è chiamato ‘inversione termica al suolo‘. L’aria tende a restare così intrappolata sotto quello che viene chiamato ‘cappello’ e con essa si accumulano e restano intrappolati anche gli inquinanti che possono fare da nucleo di condensazione e favorire lo sviluppo di nebbie anche altamente tossiche. Normalmente questa situazione si risolve con l’arrivo del vento ma , in passato sono successe anche delle catastrofi come a Donora in Pennsylvania nel 1948 una delle prime e più conosciute…
Il link per chi sa un po’ di inglese: http://en.wikipedia.org/wiki/1948_Donora_smog
La nebbia è tornata, quindi vi saluto aspettando il sole vicino al fuoco del mio caminetto!
Bibliografia:
A.N.Strahler ‘Geografia Fisica’
wikipedia: http://en.wikipedia.org
Un bel glossario meteorologico: www.valbisenziometeo.it
http://it.googlesightseeing.com/2010/07/12/il-deserto-di-atacama-unaltro-mondo/