Stefano Rossignoli 7 febbraio 2012
Noooo! Assolutamente NO!
Mi spiego:
Oggi, come spessissimo in questo periodo, ho cavalcato la mia bicicletta per coprire i km che mi separano da Museo di Storia Naturale (questa mattina) e Dipartimento di Scienze della Terra di Milano (questo pomeriggio).
Certo che in questi giorni devi essere ben motivato per pedalare con questo freddo ma, un po’ di forma da recuperare e soprattutto i 40 min ad aspettare il treno di ieri, mi hanno convinto in fretta ad affrontare la pedalata…
Sono sull’alzaia del Naviglio Grande (la parte ciclabile) che pedalo tranquillo mentre ammiro i campi innevati e la superficie ghiacciata del Naviglio, quando raggiungo un signore di mezza età che svuota un sacchettino di briciole di pane a bordo strada! Un gesto affettuoso penso e scambio due chiacchiere esclamando:”Un po’ di nutrimento!!!” Il signore compiaciuto mi dice che ha sentito che è un’emergenza e ha sentito in televisione (mi fa anche il nome di un’associazione rinomata) che vanno aiutati gli uccellini dandogli magari delle briciole di pane…”Stanno anche intervenendo in Darsena coi Germani reali” mi dice!
Ma dai??? Oggi vado in museo a spiegare qualcosa sull’evoluzione e il freddo di questo periodo fa parte dell’ambiente che seleziona gli individui più adatti e più avvantaggiati in modo che siano perfettamente adattati al proprio ambiente e qui ci mettiamo a dar da mangiare alle bestie selvatiche? Quando mi accorgo che questo nobil uomo (lo penso davvero che sia un animo nobile e gentile) si è tritato non so quanto pane secco …e noto il carico sul portapacchi della sua bicicletta, è ormai lontano e non riesco a raggiungerlo. Il mio ‘passo’ è decisamente più lento per conservare energie da utilizzare nella giornata di lavoro ed essere a mia volta presentabile!
E allora comincio a pensare…
Vabbè per i germani, che sono ormai degli animali domestici dei Milanesi sia in Darsena che in altri parchi di Milano tra cui quello di P.ta Venezia vicino al Museo in cui ogni tanto lavoro…
A volte sono anche dei ‘rifugiati’, allevati dai cacciatori per poi divertirsi a sparargli (perchè altrimenti non avrebbero più nessuno a cui sparare)…ma qualcuno riesce a fare il grande viaggio dalle campagne alla città e a trovar salvezza!!! (capita anche ad alcuni fagiani che vedo sulla ferrovia milanese!!!).
Ma dico io:
Gli uccellini no! Si facciano gli affari loro.
Sono furbi e scaltri e non hanno problemi a recuperare il cibo e poi, almeno qui da me, non ci sono condizioni climatiche così gravi da mettere a repentaglio la loro vita. Forse è a repentaglio la nostra se non abbiamo lo spazzaneve che ci pulisce le strade e se ci gelano i tubi dell’acqua (magari progettati male)…
Ci manca solo che diamo l’emergenza uccellini…
Un metodo per risolvere il problema potrebbe essere di accendere tutte le nostre automobili a 3000 giri/min per tre ore al giorno e alzare i riscaldamenti a 30° centigradi, così alziamo anche la temperatura esterna e la neve si scioglie …così i poveri uccellini avranno ancora da mangiare domani!!!
Giusto per precisare, stavo scherzando! …mica che qualcuno domani lo fa veramente!!!
Per il resto, non mi sento di giudicar male l’animo nobile di chi si affeziona alla natura. Mi sento solo di colpevolizzare l’ignoranza, ma se già hai letto fino a qui un’articolo di scienzafacile, non sto parlando di te in merito all’ignoranza!
Grazie!
(11 febbraio 2012)
PS Visto che qualcuno (in realtà una persona sola per ora) mi ha insultato per questo articolo nella sezione dei commenti (ovviamente non pubblicato!), vi raccomando che non c’è problema: se mi insulterete con stile io i commenti non li censurerò, ma quando si va a parlare di nazismo o si arriva a brutte parole, beh, lasciate perdere!!! Se ne può discutere però.
L’ho già scritto qua sopra: ero combattuto nello scrivere questo articolo, ma resto fermo sul fatto che le cose vadano fatte con cognizione di causa e il cibo dato agli animali selvatici non è un bene: diventano domestici o quasi e vanno a dipendere anch’essi dall’uomo. Ho avuto anche un serio scambio di idee con alcuni colleghi, ma scambio di idee, non insulti. Per quel che mi riguarda gli insulti chiudono le porte, le critiche non è detto!
Per il resto, uomini, uomini, sempre uomini, me compreso, a variare l’equilibrio delle cose in modo estremamente pesante…
Sono molto combattuto tra il darti ragione per quanto la natura oggi sia un poco più spietata, visto la distruzione degli habitat, ed il guardar fuori la mia casettina degli uccelli colma di mangime e di tutti i tipi di uccelli possibili che vi si nutrono.
Ovviamente non pane secco, ma semi etc. grasso escluso. Forse tenendoli vicini
schivo un po di archetti e vischio che qui in giro sono di moda, e poi egoisticamente scatto foto molto belle. Tra l’altro, da bravo fungiat odio le mountain bike, fuori dai miei boschi, aratri.
Mi piacciono queste “nostre” elecubrazioni mentali, peccato che esistano milioni
di “normali”, alla prossima
Infatti trovo nobile la tua casettina! E trovo nobile il tuo pensiero. Per me le parole hanno tutte lo stesso peso ed anche io ero combattuto nello scrivere questo post più che altro avevo ‘paura’ di essere frainteso, ma l’idea di questo mio tipo di messaggi è sempre quella di provocare reazioni e ragionamenti e distogliere dal pensiero del “l’ho sentito in televisione, l’ho letto sul giornale allora è vero”.
E non volevo certo criticare chi si sente bene cercando di offrire qualcosa agli animali selvatici… E’ certo che la tua casetta e la spondina piena di vischio per loro hanno poca differenza…
I ciclisti spesso mi hanno fatto vergognare di essere ciclista (e spesso molto più ciclista di loro…) Esisteva un’etica di rispetto e limitazione dell’erosione. che ovviamente è andata persa perchè gli uomini, ciclisti compresi, pensano spesso solo a se stessi e non a chi e cosa gli sta intorno. Fidati che dove passo io lascio meno tracce di un paio scarponi e in discesa la ruota posteriore non slitta mai!!! Anche alcuni fungiat sono una piaga. Sono esseri umani. Che ci vuoi fare? Insegnamogli qualcosa per quel poco che possiamo…
Ciao Massimiliano e grazie della tua presenza su sf …tra un po’ finirai tra i guest blogger o se preferisci (ospiti)!!!!
Stefano!
Tra l’altro…
il pane che non viene mangiato dagli uccelli viene divorato dai topi!!!
Tempo fa mi hanno cazziato al Bosco in Città per lo stesso motivo. Dai il pane alle papere/tartarughe e che succede? Succede che tutto il pane “in eccesso” attira i topi e genera i millemila problemi che seguono i topi. Quindi, ben vengano le casette e le mangiatoie per gli uccellini, ma niente pane/cibo sparso in terra!
Bravo Adriano, che per di più mica a tutti gli uccelli fa bene il pane… A volte gli fa pure tanto male.
Nelle cassettine se proprio vogliamo ci si può mettere del cibo più indicato per alcune specie…
Ciao Adriano e a presto!
Stefano!
Abito a roma,e d’abitudine d’inverno compro sempre sementi per gli uccelli,posso ospitarli nelle bird house sistemate nel terrazzo di casa.
E sono enormemente ripagata dai loro cinguetti.
Ti capisco! Sono così piccoli e dolci alle volte!
Ovviamente immagino che darai il mangime con una certa regolarità ed è una cosa buona.
E’ importante farlo con regolarità (questo lo dico per chi volesse comunque intraprendere questa attività) altrimenti poi l’animale, parzialmente addomesticato si illude di trovare il cibo che poi invece manca ed è ancora peggio per la povera bestiolina.