Stefano Rossignoli 4 Novembre 2011
Innanzitutto chiedo scusa alle vittime dell’alluvione per il titolo provocatorio, ma mi sento in dovere di attirare il più possibile l’attenzione della maggior quantità possibile di abitanti in Italia. E se pensate che ciò porti sfortuna andate a leggere altro perchè qui si parla di scienza in modo magari semplice, introduttivo e generico, ma comunque di scienza a volte trattata pure in maniera sopraffina.
Ogni tanto mi dimentico che scienzafacile è anche un blog, è mio e potrebbe essere letto per sbaglio da qualcuno che non sta preparando un esame di cartografia all’università o che cerca datazioni a mammiferi, notizie sulla tettonica… Magari lo leggerà per sbaglio o per curiosità un impiegata/o, un insegnante, un meccanico, uno studente, un papà, una mamma, un figlio, figlia, prete, suora, miscredente, anticristo, medico, operaio, architetto, ingegnere, letterato o chissà…
E allora è a queste categorie e a molte altre che è dedicato il mio pensiero (e spero che i miei guest bloggers non si offendano!).
Non voglio cadere nella predica, o nel:”ve l’avevo detto io!” o peggio nelle lamentele che non servono a nulla.
Scienzafacile punta ad un cambio di mentalità italiana che probabilmente avverrà in moltissimo tempo se avverrà.
Ora però arriviamo all’alluvione a Genova e paesi limitrofi, Cinque Terre, ecc.
Vedendo certe immagini e sentendo certe frasi dette dai media, percepite dalla televisione dei miei (io la tele l’ho spenta un anno e mezzo fa) mi sento in dovere di scrivere ai miei 10,15 lettori occasionali al giorno, almeno a voi, che le alluvioni ci sono sempre state e se entraste in un dipartimento di scienze della Terra, oltre a polvere, roccia e ovviamente terra trovereste anche gente di sicuro dispiaciuta per quel che sta accadendo (e qualcuno che va pure in prima linea a spalar fango).
Di certo però non trovereste gente stupita. E nemmeno si stupiranno quando gli chiederete:”Ricapiterà?” e loro vi risponderanno un po’ imbarazzati:”Beh, sì è ovvio. E’ solo questione di un po’ di tempo, qualche anno, magari 10, 20″ Volendo basterebbe informarsi sulla cadenza di quelle passate…
Si stupiscono gli ignoranti. Ma non è un insulto. Io mi sono stupito quando ho visto molte cose per la prima volta perchè non le conoscevo. A tutti succede di stupirsi per una cosa che non si conosce.
Allora perchè non investire nella conoscenza?
Attenzione, facile cadere nel “ci sono i tagli, la crisi, non si investe nella ricerca…” Non è questo il sito, ripeto!
Ma se cerchiamo di ragionare ad un altro livello (più alto o più basso fate voi!)…potremmo essere noi a voler imparare un po’ di più di ciò che ci circonda…
Le cause del disastro
Non è la pioggia. Guardate che al mondo ha sempre piovuto… Se pensate che sia una sciocchezza allora non so più che dire… Domani pioverà ancora e cosa mi toccherà sentire?
Il fatto è che quella roba non doveva essere lì e per ‘roba’ intendo case e esseri umani. E questa è l’unica causa del disastro.
Perdonatemi il cinismo, guardate che mi dispiace tanto per quei poveretti perchè non hanno colpa, o meglio, l’unica colpa che hanno è di non sapere che non dovevano essere lì, soprattutto in questi giorni (in questo intendo la parola ignoranza).
Non per tirarmela, ma durante un’alluvione all’isola d’Elba, (credo nel 1998 o 99) mi capitò di essere in un campeggio in tenda vicino ad un corso d’acqua. Al mattino molto presto, quando mi resi conto che pioveva troppo e da troppo tempo e il torrente si ingrossava, svegliai tutto il vicinato, gli sconsigliai di restare suggerendo di andarsene al più presto… Un’ora dopo quella parte di campeggio non esisteva più, ponte sul torrente compreso. Il tutto si era trasferito in mare insieme a molte automobili e macerie…
Non vi piace il mio cinismo? Allora passiamo all’egoismo:
Quanto ci costa?
Tantissimi soldi. Tanti di quei soldi ogni anno che può calcolarli solo una equipe di professionisti di economia, mica io!
Buttiamo lì una cifra ipotetica. Diciamo che la cosa costa qualche centinaio di milioni di Euro all’anno (ma non credo costi così poco!).
Il risultato di questo conto è che un po’ li dovrò pagare anche io e vi assicuro che la cosa mi infuria perchè la maggior parte verranno sprecate e date a chi li ha già presi per pianificare e costruire la prima volta e per di più non ne ha di certo persi.
Se venissero investiti in conoscenza e da noi stessi in voglia di imparare dove viviamo, tra cinque anni, una grandissima percentuale di italiani saprebbe dove vive… L’Italia, così bella, ma anche una realtà geologica estremamente dinamica ed affascinante, palestra per i geologi più ambiziosi. Il che tradotto in parole povere: L’ITALIA CI SI MUOVE SOTTO, TANTO E IN CONTINUAZIONE!
Quindi non prendiamoci in giro da soli. e soprattutto non facciamoci prendere in giro. Quando qualcuno ti vende qualcosa ti può fregare se non sai cosa compri (e in Italia ti frega …e questo è il lato peggiore della medaglia), ma se sai cosa stai acquistando sarà difficile che ti possa rifilare una sola…
Una casa poggia sul terreno, la strada è sul terreno, e allora cerchiamo di conoscerlo questo terreno per non stupirci, combattere e addirittura prevenire certe conseguenze di fenomeni normalissimi e sempre avvenuti in natura.
Impariamo la Geologia (non solo per cercare il petrolio), le scienze Naturali, la Biologia… Siamo animali anche noi, accidenti! Quando riesco a lavorare come naturalista ogni tanto mi sento dire:”Ma ti pagano?”
Ma andate a pagare voi i costi dell’alluvione allora e continuate a stupirvi!
Io lo sapevo ed ora devo pagare lo stesso.
Siamo animali eccome…e saremmo anche animali molto più ricchi…e non parlo solo di molti soldi. Il seguito dell’articolo non sarebbe in stile con scienzafacile.it!!!
Il sito però è propositivo, quindi mi sento anche in diritto di fare una proposta. Non l’ho studiata, mi è venuta in mente tre righe fa…
Proposta 1:
Il 30% delle spese per ricostruire dopo le calamità naturali venga investito nella conoscenza e nella costruzione di una mentalità onesta e lungimirante, che vuol dire trasformare prima di tutto noi stessi, poi la scuola, cacciare gli incompetenti, i disonesti, le mafie e premiare chi vuole e può imparare e/o insegnare (non basta dare i soldi alle scuole. Troppi se ne butterebbero adesso anche qui).
Non si può cambiare la mentalità e le abitudini di un paese con una manovra, ma se questa riguarda per primo noi stessi, quindi per forza e di conseguenza poi i piccoli, i ragazzi, in qualche decina di anni si cambia nella direzione voluta.
Anche adesso è così che funzioniamo e che funzionano le cose e la direzione voluta mi è ben chiara; siamo su scienzafacile.it non su easyscience.us .ch .do, ecc, ecc e non sono nato ieri.
Proposta 2:
Quei soldi dateli a me, scienzafacile diventerà un sito visitatissimo e vi faccio la scuola dei miei sogni.
Se vi piace ci venite e poi via!!! Salvo sfortune, almeno non sarete vittime delle alluvioni o dei terremoti. Venderemmo anche consulenze sulla pianificazione territoriale a carissimo prezzo …ma certamente minore di quello attuale e lo faremmo seriamente!
Chiedo ancora scusa alle vittime dell’alluvione. Vi sono vicino e sono veramente dispiaciuto per voi e che certe cose accadano e accadranno ancora.
Stefano.
PS Un commento qui sotto è cosa gradita. Se avete paura come me di uscire dal seminato leggetevi la pagina STYLE di scienzafacile.it prima di commentare!!!
è due giorni che ho tanta rabbia dentro sentendo la gente dire la natura si rivolta….. no la natura fa il suo, ma in un paese dove la geologia è solo la scienza delle catastrofi per la gran parte delle persone non mi aspetto nulla di diverso! E intanto guardo mio padre preparare ancora una volta lo zaino e la divisa e partire, so che tornerà ancora una volta stanco e amareggiato…. lui che fin da bambina mi ha insegnato l’amore per le scienze della terra!
E’ vero. La geologia, questa sconosciuta, entra i ballo per qualche minuto come outsider durante le catastrofi…
Ha fatto bene tuo padre ad insegnarti l’amore per le Scienze della Terra.
E’ la terra che ci sostenta, con l’energia che riceve dal Sole, con i suoi i suoli le sue rocce e la sua energia e l’acqua che per nostra fortuna esiste…
Ormai in Italia avremmo quasi tutti la possibilità di conoscere i suoi ritmi e comportarci di conseguenza…
Grazie Alessandra per il tuo intervento e fa un sincero in bocca al lupo a tuo papà.
A presto.
Stefano
Sono d’accordo con ciò che hai scritto,purtroppo l’ignoranza fa da padrona sotto molti aspetti: innanzitutto sotto quello della conoscenza del rischio, e questo lo dico perchè sino a pochi giorni fa non si aveva un’idea concreta di cosa significasse allerta 2 della protezione civile e si pensava di poter tranquillamente uscire di casa e condurre in maniera assolutamente normale la propria giornata (e purtroppo tuttora molti ne sono ancora convinti, pensando “figurati se succede anche qua”) ; l’ignoranza fa da padrona anche nel trovare le cause e il che mi mette molta amarezza…. io sono di Spezia, vivo in Val di Vara ma fortunatamente lontano da corsi d’acqua , ho il bosco tutto attorno che ha tenuto alla grande l’acqua caduta e il terreno e non ci sono state frane nella mia zona. Mi è dispiaciuto sentire commenti di altri ragazzi vicini di casa che non si capacitavano del perchè un posto misero e “bruttino” come Caresana, dove viviamo noi, non fosse stato danneggiato, mentre 2 delle 5 terre erano sommerse da un fiume di fango…. lo attribuivano al caso, alla sfortuna ma le cause ci sono e sono evidenti!! e poi i commenti sul perchè il Vara abbia esondato…. tutti qui danno la colpa al partito dei verdi perchè secondo loro non fa pulire i fiumi! -.- Il che è veramente deprimente, Aulla nuova è stata costruita sull’alveo del Vara!! Caspita, è assolutamente normale che un fiume abbia le sue piene e non è invece normale costruire nel letto del fiume stesso!La parte di Aulla vecchia non è stata assolutamente toccata dalla piena e tra l’altro, il ponte della Colombiera ad Ameglia inaugurato l’anno scorso è già inagibile mentre a Rocchetta la struttura portante dell’antico ponte romano è ancora in piedi…questo significa che c’è qualcosa che non va. Ma poi sentir dare la colpa ai verdi… non so, è come dire che i comunisti mangiano i bambini… ho sentito discussioni agghiaccianti sull’autobus,che mostravano l’ignoranza abbissale che c’è nel campo delle scienze naturali…. Io frequento la facoltà di Scienze Naturali a Pisa e guardavo il tuo blog perchè a breve avrò l’esame di Geologia,purtroppo questi giorni lo sconforto è notevole, mi pare di fare una facoltà inutile in questo paese, di puntare sul nulla perchè a nessuno interessa la prevenzione e l’educazione in materia ambientale… siamo in 8 a frequentare e un domani saremo 8 disoccupato laureati….la vedo nera, se non si inizia da subito ad investire sulla conoscenza e sulla costruzione di una mentalità nuova a partire da adesso come hai detto tu, è la fine….
Carissima Pamela, intanto volevo ringraziarti di cuore per la tua testimonianza dai luoghi interessati dalle intense precipitazioni di questi giorni.
Però non ti abbattere eh! A volte lo sconforto vorrebbe fare chiudere i battenti anche a me ma per ora insisto!
Ho sentito anche io i commenti sulla pulizia dei fiumi e sui verdi e su questo argomento sono incredibilmente adirato, soprattutto quando danno voce a certi commenti pure in televisione… Quando poi sento la gente in giro parlare in questi giorni, ogni tanto vorrei sbottare, tappargli la bocca e prendere la parola sbraitando a gran voce.
Di sicuro però, a chi ricostruirà Aulla Nuova e i pezzi di Genova, e quelli delle prossime città disastrate, fa comodo così: una grande ignoranza e fatalismo abissali.
Visto che hai citato un paio di partiti politici con molto stile e sai che scienzafacile è tassativamente APARTITICO, ne aprofitto anche per chiarire una cosa che penso su ignoranza e fatalismo e di cui sono sempre più convinto e che combacia con quel che mi dici riguardo alla costruzione di una mentalità nuova:
L’ignoranza e il fatalismo sono imperatori soprattutto nel nostro paese e in moltissime discipline: La guida di un automobile ad esempio, la distanza di sicurezza che è conosciuta ancor meno dell’allerta due, scrivere sms alla guida, superare un bus in sosta, sfrecciare in un centro abitato, andare in bicicletta veloce sui marciapiedi …non credo siano comportamenti criminali (nella maggior parte dei casi), ma provocano migliaia di morti e infortuni l’anno e tutti continuano a farlo per tre motivi principali. Il primo è:”ma tanto lo fanno tutti” il secondo è:”ma cosa vuoi che succeda” e il terzo è che non hanno assolutamente idea e senso del pericolo delle conseguenze possibili di un loro gesto. Ma ci sono molte altre discipline in cui la gente si comporta così, questo in merito al fatalismo.
In merito all’ignoranza poi, quando succedono le cose (e le cose succedono) basta imboccarla la gente ignorante e loro masticano quello che gli si da.
Anche i capi di governo (dal comune fino al trono!) e chi gli da voce sono inevitabilmente ignoranti sotto molti aspetti, anche se il solo fatto di essere lì, li eleva ad un livello di furbizia maggiore della media…Anche io sono inevitabilmente ignorante sotto moltissimi aspetti.
Il punto è che quando pensi di una cosa:”Tanto lo fanno tutti” hai già finito ed è tutto a posto …fino a che non lo fanno con te, qualsiasi cosa essa sia!
Chi ha intrapreso certe costruzioni l’avrà pensato almeno una volta e anche chi gli ha dato il permesso calpestando chi gli consigliava di non farlo, così come quello che porta il cane a farla sul marciapiede e non pulisce ma si arrabbia quando calpesta la cacca di un altro cane…
L’Italia è un paese di gente bellissima e fantastica sotto molti punti di vista, ma non su questo e sentire gli Italiani lamentarsi di un politicante o di un partito, per me ha lo stesso valore del vedere il padrone del cane che non ha pulito, calpestare quella di un altro…
In parole facili, visto che questa è scienza facile, le conseguenze di questo vivaio le troviamo tradotte sotto quelle bandiere!
Ora, tornando a noi cara Pamela, sperando di non averti annoiata, ti faccio un enorme in bocca al lupo per il tuo esame di Geologia e spero che scienzafacile.it ti sia stato d’aiuto.
In bocca al lupo anche per laurearti e non restare disoccupata!
Molti anni fa ho pensato anche che dovremmo farci venire qualche grande idea per monetizzare le Scienze Naturali in qualche modo estremamente vantaggioso per il nostro pianeta e …anche per il portafogli!!! Auguro a te e a noi di farcela! A presto e continua a seguirci!
Se vuoi, fammi sapere come è andato l’esame!
Un abbraccio.
Stefano!
Ciao Ste, approvo tutto ciò che dici e dato che sono del settore “emergenze” mi permetto di dare la mia versione dei fatti…
La natura fa il suo corso, purtroppo è l’uomo che è molto stupido…. Recentemente sono intervenuto in Toscana e dopo avre ristabilito la normalità, se così si può chiamare; con il mio team abbiamo deciso di perlustrare la zona per vedere un po’ come erano messi i vari corsi d’acqua… Bhe non avevte idea di cosa abbiamo trovato; tappi enormi in mezzo al letto di questi corsi d’acqua formati da alberi abbattuti dalla natura chissà quanto tempo fa… massi grossi come una casupola degli orti(non sto scherzando) e tutto in mezzo al fiume/corso d’acqua, insomma vere e proprie dighe pronte a saltare…
La cosa gravissima secondo me è che in Italia si parla tanto di PREVENZIONE ma a lato pratico non si fa mai quello che si dice, si lascia tutto così com’è e poi quando arriva la mazzata si piange e si dice che era la regione tal dei tali è stata colpita da una catastrofe, bhe io sono stufo queste non sono catastrofi; Bensì tragedie annunciate, non è possibile che gli argini dei fiumi siano invasi da detriti e rami, da discariche abusive, da costruzioni abusive, che i fiumi non vengano più dragati è ora di finirla perchè secondo me (e non voglio fare il catastrofista, semplicemente sono realista), questo non è che l’inizio e non perchè la natura è “cattiva” ma per la STUPIDITA’ DELL’UOMO
@Pamela coraggio non ti abbattere e buona fortuna x il tuo esame
Ciao a tutti
Simone
Verissimo Simone! L’uomo ha costruito e invaso a tappeto. Ha anche arginato i corsi d’acqua per rimediare agli errori precedenti facendone altri e per di più non si carica nemmeno del mantenimento delle strutture che, seppur sbagliate, funzionerebbero meglio se mantenute!
Ci vorrebbe davvero un reset e cominciare con quel che abbiamo …che è tanto, anche se lo buttiamo via spesso!
Ciao e a presto!
Ste!
…e a furia di farci i conti, qualcuno imparerà…forse!!!
Ciao Ste…io PURTROPPO non vedo nessuna ignoranza: sono certo che chi ha costruito in zone a rischio lo ha fatto nella maggior parte dei casi con il benestare di geologi e studiosi del terriotorio, che di fronte a “pressioni” di diverso tipo, hanno abbassato il grado di rischio facendolo rientrare nei parametri. Se il geologo di turno è ligio al dovere, allora si cambia geologo, finchè non se ne trova uno “di fiducia”.
Qui non è ingoranza, ma pura speculazione sulla pelle della gente, sia da parte degli amministratori sia da parte di chi è disposto ad ammorbidire le relazioni. Non serve essere informati per capire che un palazzo costruito SOPRA un corso d’acqua è a rischio.
Non è ignoranza, non è incuria, non è mancanza di manutenzione: è che di fronte ai soldi le relazioni si ammorbidiscono, i controlli si rimandano, e la manutenzione non la si paga.
Non si dica che nessuno sapeva per ignoranza o che qualcuno si è comportato da stupido o che gli amministratori non hanno consultati gli addetti (che sono obbligatori per legge).
Si dica invece che per guadagnare di più non ci si fa remore a mettere a repentaglio la vita della gente, e che la gente pur di abitare nelle città farebbe di tutto, dando linfa a questo sistema.
Sono perfettamente d’accordo Carlo col fatto che chi ha costruito e messo in pericolo la gente molto probabilmente non fosse ignorante, ma semplicemente speculatore e senza scrupoli.
Gli ignoranti (e ripeto, non è un insulto) sono quelli che hanno comprato e vivono in quelle case o avevano un’attività in quei muri a portata di fiume.
Se avessero saputo, non avrebbero comprato e gli speculatori non avrebbero venduto. E’ sempre un cane che si morde la coda e, per citare un mio vecchio post non scientifico, secondo me alla coda non ci siamo ancora arrivati…
Aggiungo, che il problema vero è che nessuno pagherà per queste tragedie. Nessun geologo corrotto, nessun amminstratore corruttore, nessun progettista compiacente.
Nessuno.
Ah! Le prime cinque righe del commento di Carlo sono anche il riassunto della tragica storia della diga del Vaiont
Ciao Stefano, complimenti per l’articolo.. credo che sia risultato davvero chiaro e completo agli occhi dei tuoi “lettori occasionali”. Quello che è successo negli ultimi giorni è il risultato dell’arroganza umana nel costruire male e dove non si doveva. L’Italia è un paese geologicamente giovane, si muove per le frane, trema con i terremoti; il mio prof. di Geomorfologia una volta ci ha detto che “la frana è la condizione naturale della montagna”..ed in effetti è vero. Non è pensabile di coprire tutto col cemento, non è possibile mettere in sicurezza l’Italia intera.. Tocca a noi fare la nostra parte, costruire in modo adeguato e nel posto più sicuro. Bisognerebbe avere il coraggio (politico) di delocalizzare i centri a maggiore rischio, di abbattere le case costruite sui torrenti, di controllare (realmente) come e cosa viene costruito. Invece, continuiamo a spendere milioni di euro per la messa in sicurezza post-emergenza, continuiamo a scrivere leggi solo dopo che le scuole crollano e 30 bimbi muoino per il terremoto. Costruire bene, la prevenzione, la delocalizzazione, la riduzione del rischio, costano sicuramente molto meno degli interventi post-emergenza. Per non parlare delle vite umane salvate. Da almeno 30 anni l’Italia è in continua emergenza, ogni pioggia è una frana, ogni temporale ci sono i morti, i terremoti non ne parliamo…. Eppure in Italia i geologi sono discoccupati e i sindaci, dopo il disastro, sanno solo dare la colpa ai metereologi che non hanno fatto delle buone previsioni…
Vero Luca! …e intanto grazie mille per i complimenti!
Tutto ciò che sta in alto, prima o poi deve venire giù. Dall’antico monumento alle possenti montagne.
Tutto è destinato ad appiattirsi per poi rimodellarsi fin che il pianeta avrà energia…
E’ già successo più volte! Mi hai fatto venire in mente che, geologicamente parlando e secondo i processi in atto, la Liguria è destinata a finire per metà nel Mar Ligure e per metà in Pianura Padana.
Ci metterà un po’ è chiaro, non è che si debba scappare dalla Liguria, anzi, ma in certi posti succede più velocemente che in altri e, come sempre, basta conoscerli …ma la cosa che mi fa di nuovo arrabbiare è che già li conosciamo, eppure…
I processi sono ormai noti..a Genova, per esempio, il Bisagno fa disastri praticamente da quando è stato interrato negli ultimi km del suo percorso. Fondamentalmente perchè le sue piene catastrofiche sono stimabili in 1200 mc/h e il suo tratto interrato è stato dimensionato su 600 mc/h. E’ un semplice numero, ma ti fa capire come spesso vengano fatte le cose in Italia.. Ti lascio i link a questi due articoli, usciti sulla stampa nazionale, che danno bene idea di quale sia la situazione!!!
http://www.corriere.it/cronache/11_novembre_07/Ecco-il-ponte-tappo-che-ha-sommerso-Genova_ddb6c7b8-0918-11e1-a272-24f31f5e1b69.shtml
http://www.corriere.it/cronache/11_novembre_04/prof-rosso-idraulica-politecnico_6162b802-0706-11e1-b2db-bf661a45e1f2.shtml
Ok Luca! Condivido parecchio di quel che c’è scritto in questi articoli però io, di base, del giornalismo non mi fido quindi preferisco i libri di testo e la ricerca sul campo per poi provare a tradurli ai lettori di scienzafacile.
Lascerei ai giornalisti il loro lavoro e continuerei ad occuparmi di scienza. Storie e articoli come questi ce ne sono stati tanti e non sono serviti mai a nulla. Solo a far fare soldi ai giornali. Nemmeno i morti servono a qualcosa. Sono solamente piccoli ostacoli alla normale marcia. La gente si dimentica presto anche se ne parla tanto al momento…e nella maggior parte dei casi ne parla solo perchè è indotta a farlo. Se poi ne parla nel momento sbagliato, il giornalista di turno viene eliminato …almeno dalla carta…
Se vogliamo piante buone bisogna lavorare sodo e bene la terra e avere anche un po’ di fortuna.
Scienzafacile è solo un piccolo giardinetto ma vorrei che fosse un piccolo Eden…
Detto più chiaramente, credo che gli articoli sui giornali siano fatti solo perchè …così si vende il giornale e non viceversa…
Affermando quel che penso ancora più chiaramente perderei di style…
Una cosa di certo mi fa felice!
L’entusiasmo che mostri nel voler combattere, o meglio, nel contribuire a far bene!
Scriviamo di SCIENZE!
Bravo Ste, concordo sul discorso riguardo la “stampa”..ma questi due articoli sono frutto di due interviste: una a un prof. del Polimi, che si occupa giust’appunto di Protezione Idraulica del Territorio ed è pure Genovese..L’altra, invece, ad un geologo incaricato dal PM per chiarire i fatti di Genova. E’ stampa, certo, assolutamente divulgativa, ma mi sembrava un ottimo compendio al tuo splendido articolo.
Infatti ho lasciato i link!!! E’ strano ma sono due ottimi articoli!!!!