Stefano Rossignoli 18febbraio 2011
Sto lavorando a colpi di martello e scalpello. Gli occhiali mi proteggono dalle schegge appuntite e veloci che saltano via dalla roccia stratificata… E’ dura la roccia della Grigna ed anche la giornata è stata dura come quelle passate e quelle che verranno. Il sole picchia forte, è luglio. Mi asciugo il sudore dalla fronte poi ricomincio: tam tam tam…
Sono le 16:00, quando il Professore mi interrompe e mi chiede di andare a prendere Stefano Dominici a Pasturo…
…ancora due colpetti per staccare l’ultima lastra e mi preparo per la discesa. Anche la discesa è dura, specialmente quando nello zaino hai due o tre decine di chili di rocce che contengono fossili. Allora saluto tutti e via, con passo cadenzato, attento a non scivolare sui ripidi prati degli Scudi del Grignone. I bastoncini, fedeli compagni e le suole artigliate dei miei scarponi da montagna mi danno quella sicurezza in più che mi permette di camminare tranquillo sull’aspra traccia che porta dallo scavo al rif. Antonietta al Pialeral e poi alla mia macchinina con cui scenderò a Pasturo ad incontrare Stefano…
Stefano Dominici arriva da qualche posto lontano del mondo ed ha qualcosa come 7 o 8 ore di jat lag ed un lungo viaggio da ammortizzare.
Il giorno dopo però è già pronto per lo scavo della Grigna Settentrionale. La Grigna non è solo un sito fossilifero di importanza internazionale, ma anche una montagna grandiosa, severa e da non sottovalutare…
Anche Stefano non è ‘solo’ un bravo Paleontologo appassionato e dedito al suo lavoro. E’ un uomo la cui parola è affidabile e, oltre ad essere conservatore del museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, è anche un ex prof delle scuole superiori di cui i suoi ragazzi ex alunni vanno ancora molto fieri, il che rende l’idea credo, perchè di prof di cui gli alunni vanno fieri ce ne sono pochi…
E’ una persona curiosa, molto attenta, competente e alla mano ed è bello sentirlo raccontare delle sue ricerche. Una delle sue passioni è la fotografia di cui è un maestro e da un po’ si dedica anche alla realizzazione di video molto belli… Suona la chitarra e sa anche ballare la Break Dance! Di paleontologi così ce ne sono proprio pochi!
Proseguendo con le recensioni di siti scientifici, ora vi racconto un po’ di paleoitalia.org, il sito della SPI (La Società Paleontologica Italiana) di cui Stefano D. è l’amministratore.
In realtà, quando gli chiedo se è l’amministratore del sito, le sue testuali parole sono:
“Sì, sono io l’artefice concettuale del sito, dopo aver sentito le indicazioni formulate dal consiglio SPI su quali contenuti inserire. Diciamo che il consiglio ha deciso cosa e io come. Il lato tecnico è stato realizzato da un web designer molto bravo – e minimalista – si chiama Andrea Peltrin (passiomatic.com), cosiddetto front-end, e sviluppato dal programmatore Marco dalla Stella (back-end).”
Devo dire che il sito è molto accattivante, sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista dei contenuti e raccoglie pubblicazioni scientifiche, insieme ad articoli più divulgativi (in italiano) e ad una pagina di news molto interessanti e a portata di appassionato, infatti come viene dichiarato con testuali parole nella home page del sito,
“La Società Paleontologica Italiana, attenta a ogni aspetto scientifico ed applicativo della paleontologia, mette in comunicazione professionisti e appassionati di fossili per condividere conoscenze e idee sugli organismi che hanno abitato la Terra nel tempo geologico e sui resti che questi hanno lasciato.”
Cosa vuole dire? Vuole dire che le notizie che trovate non sono interpretazioni tratte da un libro o articoli copiati, ma sono notizie di prima mano, che passano da chi ci lavora, direttamente a chi le legge.
Ritengo che questo sia un ottimo modo per avere una qualità eccezionale nell’informazione. Magari non si trova tutto, ma ciò che si trova è di alta qualità.
E’ molto bella la serie di pagine che offre il menù a partire dai siti di interesse (patrimonio paleontologico) pagina in continuo aggiornamento nella quale lo studente, l’esperto e l’appassionato potranno imparare molto e pure ‘rifarsi gli occhi’ con gallerie fotografiche d’eccezione relative ai vari siti…
In una di queste, più precisamente in quella dedicata alla Grigna Settentrionale c’è un filmato in cui potrete vedere come funzionano gli scavi in un sito del genere e finalmente vedere con un’ottima definizione, alcuni fossili della Grigna che sono passati dalle nostre mani e per cui non nascondo un po’ di orgoglio. Il filmato lo trovate a destra, a bordo pagina o qui sotto. Qui mi scappa una lacrimuccia per la nostalgia di persone con cui ho vissuto in uno scavo fantastico per il posto e le emozioni che mi ha dato oltre che, ovviamente, per l’importanza degli studi delle ittiofaune della Tetide!
Se non lo avete ancora fatto quindi, adesso è ora di andare su www.paleoitalia.org e godere del bel lavoro fatto dalla SPI e dall’amico Stefano Dominici.
Come mi ricorda giustamente Stefano, il sito è nuovo ed ancora in lavorazione quindi potremo vederlo crescere. Alcuni contenuti sono ancora da inserire (es. l’area soci non è attiva), altri da correggere. Stanno lavorando per inserire un campo per i riassunti di ogni articolo scientifico. Altri contenuti sono da completare (i siti paleontologici mi dice Stefano sono un numero piccolo rispetto al numero di siti che avremo quando saremo a regime)…
Buona navigazione!