Stefano Rossignoli 23 gennaio 2010
Non pensavo proprio che la parola ecologia potesse rientrare tra i miei scritti…
Ho sempre pensato alla parola ecologia come ad una piaga nelle scienze naturali perchè viene sempre scambiata per AMBIENTALISMO e non per una scienza, invece lo studio dell’ecosistema e delle interazioni tra organismi ed ambiente è ciò che ci sia di più affascinante e comprende un sacco di discipline diverse.
Facilmente un giorno parleremo di Paleoecologia…
Non ho nessuna intenzione di scrivere un trattato di ecologia, anche perchè non ne sarei in grado, ma solo di riassumere una serie di interazioni con l’ambiente di una specie particolare, l’Homo sapiens, cioè noi, la nostra specie! Ciò non è frutto di un analisi accurata, ma solo di uno sfogo. Per questo vi chiedo le mie scuse in anticipo…
Questo probabilmente sarà anche il filone della lezione ‘Ecologia come rapporto fra Alpinismo e ambiente’ che dovrò fare al corso di alpinismo 2010 del CAI di Corsico.
L’Homo sapiens così come lo conosciamo (pelo più, pelo meno) è comparso poco più di centomila anni fa. E’ nato in Africa e, con l’uso delle gambe si è spostato un po’ in tutto il mondo, interagendo ovviamente con l’ambiente naturale che si è trovato intorno, in luoghi umidi, aridi, freddi e caldi.
Con le mani ha cominciato a costruire attrezzi via via sempre più complicati man mano che la sua cultura cresceva. Dai chopper, semplici pezzettoni di pietra scheggiata e minimamente taglienti, è arrivato a costruire macchine che lo portano nello spazio, o che lo portano in migliaia di case nello stesso momento (come la televisione, il computer su cui sto scrivendo). Si è costruito case, le ha riscaldate, ha bucato montagne per prenderne del materiale o semplicemente per passare dall’altra parte…
Ha fatto dighe e argini, ha costretto le acque a passare dentro dei binari…
Ha costruito aeroplani che lo portano dall’altra parte del mondo in qualche ora, ha sfruttato il cielo, il suolo e il sottosuolo…
Mangia piante e animali e può anche mangiare frutta e verdura fuori stagione perchè la modifica oppure perchè la trasporta.
Ha fatto estinguere molte specie che popolavano il nostro pianeta e ha favorito lo sviluppo di altre, come cani, gatti, animali da allevamento, fiori, ortaggi, anche virus e parassiti e di sicuro altre che non conosco.
Cambia il chimismo delle acque con tonnellate di detersivi (con mezzo cucchiaino si lavano i piatti di tre persone tranquillamente e anche bene!) concimi e sostanze di ogni genere, anche le sue …e forse è in grado anche di cambiare il clima, ma di questo ne parliamo un’altra volta con maggior cognizione di causa!
Direi che interagisce eccome e certamente chissà come sarebbe lungo l’elenco se andassi avanti con ordine…
Beh. Fino a qui tutto bene e, per quanto non apprezzi alcuni dei comportamenti umani, non ho niente da dire se non che Homo sapiens sta facendo tutto ciò che fanno le altre specie: si trova in un certo ambiente ed a suo modo interagisce e tende a modificarlo, come l’ambiente tende a modificare lui stesso.
Non bisogna però confondere l’ecologia con la semplice educazione.
Un modo umano di interagire con l’ambiente tipicamente italiano è gettare ogni tipo di oggetto, considerato pattume, a terra. L’elenco sarebbe infinito e qualcuno non si rende nemmeno conto di farlo!
Di certo interagisce e la sua interazione provoca conseguenze.
Ad esempio una volta, la via dove abito era bella ed accogliente (esclusi circa 300 metri quadrati di ethernit che ora però non c’è più)!
Ora passano tutti i giorni migliaia di auto, c’è una fermata d’autobus e credo che tutti i giorni ci si potrebbe riempire un cassonetto con mozziconi di sigaretta, pacchetti annessi, carte, fazzoletti di carta, bottiglie di vetro e di plastica, pezzi di automobile attaccati ai marciapiedi, pezzi di vestiti, di scarpe, sputi (un giorno dovrei fare uno studio di quanti sputi ci sono per metro quadrato alle fermate degli autobus, potrebbe essere un nuovo indice di interazione uomo-ambiente I.S.P.M.), sostanze organiche di ogni genere libere o in piccoli contenitori di lattice trasparente, ecc.
Quando esco a correre, trovo (dopo molti anni che non ne trovavo più) le cartucce di plastica dei proiettili da caccia gettate via, siringhe, ecc, e via con un altro elenco, ma anche no!!!
Vabbè, questo è lo spettacolo che vedo tutte le mattine e molti altri giorni.
Quando scendo dal treno poi è molto peggio, quindi perdonatemi lo sfogo.
Un gran bell’esempio di interazione, non c’è che dire!